giovedì 17 ottobre 2019

Idealismo

L’IDEALISMO TEDESCO. FICHTE E SCHELLING

Il superamente del criticismo kantiano
Il criticismo kantiano aveva considerato il conoscere come “attività” e non solo come “passività”. Il soggetto (“Io penso”) per Kant escludeva dal proprio orizzonte conoscitivo la cosa in sé. Per superare le contraddizioni rimaste irrisolte nel sistema kantiano nasce una nuova corrente filosofica l’idealismo termine con cui vengono definite le filosofie che privilegiano la dimensione ideale e spirituale della realtà. I fondatori di tale corrente di pensiero furono Fichte e Schelling.

Idealismo e Romanticismo
L’idealismo si collega al Romanticismo pur non essendo la stessa cosa. L’idealismo è una corrente di pensiero esclusivamente filosofica mentre il Romanticismo è un movimento che riguarda la letteratura, l’arte, la poesia che si diffuse, a partire dalla Germania (prima metà dell’ottocento) in Inghilterra, Francia, Italia, Spagna….. Ma molti sono i punti di contatto in quanto entrambi portano al superamento della ragione illuministica e ad una nuova visione del mondo che esalta il sentimento, l’arte e la tradizione.

La nostalgia dell’infinito
L’aspirazione all’infinito è il principale tratto della cultura romantica. Questa aspirazione nasce da un senso di inquietudine per tutto quello che puó rappresentare un limite e dal bisogno di assoluto. La filosofia moderna aveva riconosciuto la dimensione dell’uomo nell’accettazione del finito (il cui superamento poteva essere riferito solo a Dio), il pensiero romantico ritiene invece che ogni individuo abbia un valore assoluto e si realizza solo congiungendosi all’infinito ossia a Dio.  L’infinito è la meta ideale per lo spirito romantico che sente una profonda nostalgia per le sue origini divine. L’epoca della scienza ha determinato la fine della visione religiosa. Da ciò deriva il nichilismo cioè il vuoto dei valori tradizionali a cui si ribellano i romantici.

L’esaltazione dell’arte Novalis e Schiller
L’arte (la poesia in particolare) rappresentano per i romantici la forma espressiva piú matura e completa a cui l’uomo può affidarsi, è nell’arte che la libertà dell’io trova realizzazione. Per Novalis il poeta sa comprendere il senso della natura meglio dello scienziato mentre Schiller assegna all’arte il compito di strappare l’umanità dalla tirannia della necessità e renderla libera.

L’esaltazione dell’arte: Goethe e il compito del genio
Quella dell’artista è una nuova forma di libertá. Goethe affermava che il compito creativo del genio artistico è quello di fondere in una perfetta unità il soggetto e l’oggetto, il finito e l’infinito, la natura e lo spirito. L’uomo nella visione di Goethe sa di non essere Dio ma vuole essere creatore. Goethe è fondamentale per capire il pensiero romantico. Egli collega elementi dell’Illuminismo (fiducia nella ragione che delimita la natura con le sue leggi rigorose) al concetto per lui essenziale che la natura è divina, cioè si identifica con Dio stesso e si manifesta nelle forme naturali. Lo scienziato deve cogliere queste forme, interpretarle ed arrivare a decifrare così la volontà di Dio. Si realizza un’ unione tra scienza e poesia, tra l’uomo ed il cosmo.

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​             Johann Wolfgang von Goethe 1749 - 1832

La rivalutazione della tradizione e la concezione della storia
Dall’aspirazione all’assoluto e al raggiungimento della perfetta unità tra uomo e natura nasce la rivalutazione del passato e della tradizione storica. L’uomo romantico vuole evadere dal presente ed immagina un’etá mitica (posta nell’antichità) in cui l’uomo viveva in armonia con la natura e gli dei. Poi qualcosa si è rotto In questo quadro idilliaco e l’uomo si è staccato dalla natura e si è sentito abbandonato dagli dei. Questo momento viene identificato con l’età moderna, con la scienza che distinguendo e separando frantuma l’unità del mondo. L’ideale più completo di umanità di realizza proprio nella storia che viene intesa come progressivo perfezionamento.

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